Escursioni e Trekking
Stilo, borgo e castello
Una delle più interessanti visite guidate della Calabria è il borgo di Stilo. Famoso soprattutto per la chiesetta bizantina nota come la “Cattolica”, conserva anche uno dei più bei centri storici del Sud d’Italia e si contraddistingue per le vedute mozzafiato aperte sul Mar Ionio.
Stilo sorge su un pianoro lungo le pendici orientali del Monte Consolino, a circa 400 m s.l.m., nella vallata dello Stilaro, a pochi chilometri dal Mar Ionio.
La città fu fondata verosimilmente tra il VII e l’VIII sec. d.C., quando gli abitanti della vicina costa furono costretti a ritirarsi sopra Punta Stilo e a seguire ai piedi del Monte Consolino, l’unico posto idoneo ad offrire un luogo sicuro contro le incursioni saracene.
Durante la dominazione normanna, la città acquisì autonomia territoriale, amministrativa ed economica, ed il conte Ruggero il Normanno fece costruire un imponente castello sulla sommità del Monte Consolino, da dove dominava il borgo, la vallata e l’intera costa ionica. Il castello normanno, davvero inespugnabile, ebbe un rilevante ruolo strategico e la sua presenza fu strettamente connessa con lo sviluppo di Stilo, che venne cinto anche da mura difensive, torri ed altre fortificazioni, alcune delle quali si conservano ancora oggi.
Le più basse mura di cinta iniziavano proprio sopra la “Cattolica”, la piccola chiesa bizantina la cui costruzione risale al X sec. d.C. Sebbene abbia oltre mille anni, la “Cattolica” si conserva straordinariamente intatta, con la sua facciata fatta di fila di mattoni rossi, con le sue cinque cupole e con i suoi affreschi all’interno. Col passare dei secoli, cinque differenti strati di affreschi sono stati stesi sulle pareti della chiesa, tutti di eccezionale valore e di grande interesse artistico.
La costruzione di questa piccolo gioiello d’arte bizantina si deve alla presenza, nell’intera vallata dello Stilaro, dei monaci basiliani di rito greco, che, giunti dall’Oriente, scelsero le impervie grotte naturali del Monte Consolino come luogo di vita eremitica e preghiera. Alcune di queste grotte, come quella detta “della Pastorella”, le potremmo visitare durante il nostro tour.
La nostra escursione sarà divisa in due parti: una prima metà di “trekking urbano” per le intricate vie del borgo, tra palazzi nobiliari, chiese ed affacci sulla vallata, fino a giungere e sostare alla Cattolica, nel settore più alto del borgo; la seconda parte della nostra escursione segue un sentiero che, dai pressi della Cattolica, si inerpica con una pendenza piuttosto accentuata sino alla sommità del Monte Consolino, dove si gode di una veduta mozzafiato e si possono visitare i resti del castello normanno.
Località | Stilo |
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Località di partenza | Stilo, tempietto San Nicola da Tolentino |
Località di Arrivo | Stilo, castello normanno |
Difficoltà | Turistico |
Dislivello | 301 m |
Quota minima | 400 m s.l.m. |
Quota massima | 701 m s.l.m. (castello sul Monte Consolino) |
Tempo | 4 ore |
Periodo di praticabilità | Tutto l’anno |
Escursioni e Trekking
Borgo medievale di Gerace
Gerace è uno dei centro storici più interessanti e meglio conservati della Calabria, ricco di antiche chiese ed immerso in un contesto paesaggistico di grande pregio e suggestività, lungo il margine nord-orientale del Parco Nazionale d’Aspromonte, di cui costituisce una delle Porta d’accesso.
Gerace, con la sua vista mozzafiato sul mar Ionio, è situata su una rupe rocciosa a strapiombo a circa 480 m s.l.m. Il sito è stato frequentato sin dall’età preistorica, come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici e le necropoli pre-elleniche rinvenute nei dintorni dell’abitato, ma la città fu fondata intorno all’VIII-IX sec. d.C., verosimilmente dagli abitanti della vicina polis magno-greca di Locri Epizephiri, che si spostarono verso la collina per l’impaludamento costiero ed il pericolo delle incursioni saracene.
L’originaria struttura urbana di Gerace, ben conservata, è quella di un castron bizantino con funzioni difensive, con strette viuzze e scalinate, con mura a cingere la “Città alta”, che costituisce il nucleo più antico e culmina nell’area del Baglio, di fronte al castello, costruito nel punto più impervio. Lungo le mura si aprivano 12 porte urbiche, alcune delle quali ancora esistenti, ed esternamente alla cinta muraria si trovano il Borgo Maggiore ed il Borghetto, sorti in epoca successiva.
L’escursione al centro storico di Gerace sorprende sempre il visitatore per l’inaspettata bellezza degli scorci, in luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, avventurandosi tra vicoli nascosti, palazzi dai pregevoli dettagli architettonici e chiese bizantine normanne ben conservate.
Partendo dal Borgo Maggiore, il nostro itinerario va dalla Varvàra e, attraverso il Borghetto, giunge al punto panoramico delle Bombarde; da qui parte il percorso che attraversa il cuore della Città alta, con soste presso l’imponente Cattedrale normanna e nella splendida piazza delle Tre Chiese, fino ad arrivare al castello, con la sua splendida vista sul mar Ionio da un lato e sulle cime dell’Aspromonte dall’altro.
Già selezionato tra i Borghi più belli d’Italia, nel 2015 Gerace è stato premiato anche con la prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club.
Località | Gerace |
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Località di partenza | Gerace, ingresso della Varvàra |
Località di Arrivo | Gerace, castello |
Difficoltà | Turistico |
Dislivello | 100 m circa |
Quota minima | Ingresso Borgo maggiore |
Quota massima | 480 m s.l.m. (castello) |
Tempo | 3 ore circa con soste per la visita della Cattedrale |
Periodo di praticabilità | Tutto l’anno |
Escursioni e Trekking
La “Scialata”
Il sentiero naturalistico noto come “Scialata”, che nel dialetto locale significa “gran divertimento”, si trova nel comune di San Giovanni di Gerace, a pochi chilometri dalla costa ionica della Riviera dei Gelsomini, nella vallata del Torbido sulle pendici collinari dei rilievi di confine tra l’Aspromonte e le Serre.
È un percorso semplice ed adatto a tutti, ma che sa regalare grandi emozioni, grazie alle splendide ampie vedute aperte sulla costa nella prima parte del sentiero e alle numerose piccole cascate lungo cui si snoda il secondo tratto del sentiero. Potremmo definirla una passeggiata nella natura, alla scoperta delle vie dell’acqua nascoste in una rigogliosa vegetazione fra imponenti rocce granitiche.
L’inizio del sentiero si trova a qualche chilometro dal centro di San Giovanni di Gerace ed è ben segnalato dalla cartellonistica. Giunti in prossimità del casello dell’AFOR in località Giancè, seguiamo una strada sterrata che ci conduce sino alle cascate “Fellare”; da qui in poi, seguendo il corso del torrente Levadio, è una continua sorpresa di piccoli salti d’acqua, pareti granitiche a strapiombo, ponti in legno, cascate con laghetti e fitti boschi secolari di ontani, pioppi e castagni.
Dopo circa 2 ore di piacevole cammino, superate la cascata “Crisafi”, la cascata “Schiavone”, la cascata “Piccolo canyon” e la cascata “Scogli”, si giunge presso l’Oasi della Scialata in località Cannavarè, dove sgorga una sorgente di acqua oligominerale e si trova un’area attrezzata pic-nic, nel cuore di un fitto castagneto.
Località | San Giovanni di Gerace |
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Località di partenza | Casello AFOR di San Giovanni di Gerace |
Località di Arrivo | Oasi Scialata in località Cannavarè di San Giovanni di Gerace |
Difficoltà | Turistico |
Dislivello | 250m |
Quota minima | 600 m s.l.m. (casello AFOR) |
Quota massima | 850 m s.l.m. |
Tempo | 2 ore |
Lunghezza del percorso | 5.000 m circa |
Periodo di praticabilità | Estate ed autunno |