Il relitto del Valfiorita è considerato il “Thistlegorm” del Mediterraneo per la sua imponenza e per la presenza delle stive cariche di auto, camion e moto, ancora visibili e ben conservate. Si tratta di un cargo armato di 6.600 tonnellate di stazza, lungo 110 m. Trasportava mezzi di ogni genere: da quelli alimentari, ai mezzi militari, alle munizioni, oltre a soldati italiani e tedeschi. Fu silurata da un sommergibile inglese il 9 luglio del 1943 e affondò spezzata in due tronconi. La parte di prua del Valfiorita giace oggi adagiata sul fianco sinistro a breve distanza dal resto della nave, che è poggiata sul fondo in assetto di navigazione, rivolta verso il largo.
Situato al largo della costa di Messina, lo si raggiunge con una quindicina di minuti di navigazione partendo dalle coste calabresi. Giace su un fondale di 70 m, mentre le sovrastrutture raggiungono i 40/45 m.
Le incrostazioni sul relitto ospitano ricci, paguri, anemoni, spirografi. Nelle stive del relitto è facile imbattersi in grosse cernie e grandi dotti, oltre a gronghi e murene. Fittissime nuvole di anthias circondano la nave. Bei rami di corallo nero (Antipathes subpinnata) si stagliano verso il blu, tenacemente attaccati alle strutture metalliche del relitto. La visibilità è generalmente buona, spesso ottima, condizionate dalle correnti montante e scendente dello Stretto (necessaria la presenza di guide esperte).
Località | Messina |
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Tipo di immersione | Ricreativa Avanzata – Tecnica |
Profondità min | 40 m |
Profondità max | 70 m |
Fondale | Fondo sabbioso con fango |
Grado di difficoltà | Medio – Alto |
Brevetto | Deep Air – Trimix |
Interesse | Storico, Biologico, fotografico. |
Note | Può essere presente forte corrente; consigliata la presenza di guide esperte. Grande presenza di banchi di pesce e cernie. Buona presenza di organismi sessili. Nelle zone più profonde, numerosi esemplari di corallo nero. |