Su un fondale tra i 30 ed i 55 metri, nel punto più stretto dello Stretto di Messina, si trova adagiato il relitto di Cannitello, noto come “U Vapuri” e recentemente identificato con la nave “Alvah”. Si tratta di un cargo che trasportava granaglie che, secondo i racconti dei pescatori, in una notte dei primi del 1900 si scontrò con un’altra imbarcazione e, cercando di guadagnare la riva calabrese, vi affondò. Lo scafo è adagiato capovolto sul fondale che degrada rapidamente, diviso in due tronconi, con la prua rivolta verso riva a 30 m e la poppa a 55 metri, dove spuntano dalla sabbia le pale dell’elica.
L’immersione, cui si accede con ingresso da riva, si effettua in parte all’interno del relitto, che è molto ampio e ricco di aperture. Da tali squarci, che sembrano dei grandi finestroni affacciati sul blu intenso dello Stretto di Messina, si può godere di suggestivi giochi di luce.
Densamente popolato di pesci, lo scafo è fittamente ricoperto da spugne, nudibranchi, enormi stelle marine e alcune specie di celenterati, soprattutto abbondanti esemplari di Leptosamia pruvoti, che gli hanno fatto guadagnare la definizione di “relitto in giallo”!
Località | Alvah di Cannitello (Stretto di Messina) |
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Tipo di immersione | Ricreativa – Tecnica |
Profondità min | 30 m |
Profondità max | 55 m |
Fondale | Sabbioso – detritico |
Grado di difficoltà | Medio-Alto. Può essere presente forte corrente; consigliata la presenza di guide esperte. |
Brevetto | Advanced + Deep |
Interesse | Biologico e fotografico. |
Note | Notevole presenza di pesce: saraghi, occhiate, anthias, ecc. Il relitto è interamente penetrabile. Buona presenza di nudibranchi e di organismi sessili e sciafili. |